Bozzo, Gian, Lore, Miki

Saturday, 29 August 2009

Springtime


L'inverno sembra finalmente finito. Il sole scalda gia' alle nove di mattina e le barche a vela non si fermano un attimo giu' nel Waitemata Harbour. Mi alzo presto, andando al lavoro passo davanti ai bar che aprono, guardo i clienti e le cameriere, qualcuno si e' alzato presto come me, qualcun'altro non e' ancora sazio della serata ormai finita.
Faccio il mio sporco dovere, cercando di non consumare troppo le mie suole e i miei legamenti ormai raggrinziti, che si avvicinano al compimento del ventisettesimo anno di lavoro ininterrotto. Me ne vado alle cinque, scendo le scale mobili leggero come una farfalla, e dopo otto ore di aria condizionata anelo al sole e alla liberta', a quella citta' finalmente risvegliata dal letargo invernale che ho ammirato dalle vetrate del cinema durante le mie ore di lavoro. Voglio salire al Domain e correre. A casa mi cambio e in dieci minuti sono in mezzo ai prati che corro, con me altre decine di persone. Affascinato mi fermo a guardare lo spettacolo del golfo davanti a me, la floridezza di questa terra. Le coste frastagliate di mille isole, vulcani, spiagge sterminate ed incontaminate, ad un passo da una citta' da piu' di un milione di abitanti. Che sia solo il mio piccolo segreto? Che nessuno si sia accorto ancora che Auckland si sta finalmente svegliando e sta svelando i motivi che l'hanno fatta nominare terza citta' dove vivere nel mondo?
Vorrei tenere questo segreto per me. Non se lo meritano gli asiatici, sempre occupati in qualche businness, incapaci di sollevare la testa dal portafogli. Non se lo meritano i bretoni, incapaci di sollevare la testa dal boccale di birra. Probabilmente condivido questo segreto con i maori.
Continuo la mia corsa verso casa, felice di avere scoperto questa citta', e impaziente di conoscerla piu' a fondo adesso che la primavera me lo permette.
Apro la porta e trovo ad aspettarmi una birra ed un bacio.
Riempio la mia serata in qualche modo, impaziente di godere di nuovo questo fantastico sole domani, come quando da bambino andavo a letto piu' presto del solito la vigilia di un giorno importante, per vederlo arrivare prima.

Friday, 28 August 2009

poste italiane

anche dall'altra parte del mondo continuo a scontrarmi con l'inefficienza.
Mi voglio iscrivere ai servizi online di poste italiane per controllare la mia postepay.
Riempio i vari forms per l'applicazione dall'estero, dove mi viene chiesto il numero di telefono, peccato che lo spazio non consenta l'inserimento di tutte le cifre di un numero con prefisso internazionale...
Non mi lascio intimorire, so con chi ho a che fare, vado avanti.
Altre domande stupide, inserire il codice postale, campo obbligatorio.
Peccato che in nuova zelanda non esista, che cosa scrivo, MONA?
Continuo, imperterrito.
Finalmente mi chiedono la password e la domanda di riserva se la dimentico. Tipo "il cognome da nubile di mia madre"
Ma se riescono a rubarmi i dati e tutto il resto, non pensi che riescano a risalire al cognome di mia madre?
Non importa, vada per l'altra.
Finalmente clicco invia. Il computer tentenna, carica per millenni e poi una scritta nel sito: errore nell'applicazione. Ok, cioe'? Insomma, dimmi, no, che la rifaccio e ci combiniamo...
No.
Rifaccio di nuovo tutti i passaggi, una, due, tre, cinque volte, sempre con lo stesso risultato.
Invano.
Allora comincio un po' ad incazzarmi, cerco soluzioni e sul sito mi dicono che posso mandare una mail a info@poste.it
Non ci conto molto, lo conosco l'impegato delle poste tipico medio.
Al posto del computer una telescrivente morse, al posto del mouse un portacenere colmo, quintali di scartoffie inutili, sempre un'occhio all'orologio per scandire le giornate fra una pausa sigaretta e l'altra.
Non ci conto molto che questo geronto impiegato abbia neanche la minima intenzione di leggere la mia mail, figurarsi rispondere.
Poi, se avesse internet sarebbe collegato a fcbk e non al lavoro, quindi...
Non importa, imperterrito la scrivo comunque, ho ancora una flebile speranza, e l'ottimismo infuso da tutto il giallo de sito mi da fiducia.
Chiedo cortesemente come cazzo fare e sottolineo alcune incongruenze.
Clicco invio nella mia casella di posta elettronica, e in meno di un secondo c'e' gia' la risposta!!!!!!!!
Non ci credo, hanno gia' risposto!
Apro:
"Gentile cliente la informiamo che il servizio di posta info@poste.it non e' piu' attivo, attaccati al cazzo"
Ma allora perche' sul sito mi dite di scrivervi?
MA VA FF ANCULO

Thursday, 27 August 2009

Tema: Le mie vacanze in Portogallo

Svolgimento.
Era una notte buia e tempestosa... Mmmm, no.
Ok, concentraziò, attenziò... Mmmm, bo.
Allora... Siamo andati in ferie io e i miei amichetti perchè la mamma ci ha lassiato andare, noi aviamo detto che si andava al capraro in campegio ma abiamo preso il aerio da Venessia per Sivilia.
Aviamo fato due noti in un backpampers (Simone il mio amico coi capeli giali ha deto che si ciama così quei giovani col zaino) a Sivilia e aviamo ndati vedere il castelo ma no le chiese che a suligo cene sono pieno da pertuto.Aviamo girato tuti i peggio posti e Siviglia mi ha piaciuto parchè ha tuti i muri giali, bianchi e rosi che pare che il pitore aveva solo quelle sece di colore. Il assensio da bere pestava e costava milla franchi quindi ci siamo tirati simia la seconda sera, quando o provato di conosere le bionde ma ero alto di cantada e il giorno dopo si aveva tuti una storna fuori che Simone che ci faceva da bepi siter.Siamo andati fuori da Siviglia co una bomba a granata, co una macchina Seat e co la cartina solo del centro e aviamo girato come dei tordi.

Finalmente siamo rivati dentro nel Portogallo che sono un po' più sfigati dei Spagnoli e dei Brasiliani, per me hanno il complesso, no di musica ma di sfiga. I se la tirano meno co la festa e i vanno su let prima anca se anno il fusorario.

Al primo posto che siamo andati era 2 notti a Tavira (che Simone si credeva che era Tarifa, ma no era vero). Il paese è tuto bianco e le strade strete che pasano coi musetti e ci aviamo trovato il bandot che con 15 milla franchi ci siamo girati un scatolet di cartine.
Siamo anche andati al mare ma no si aveva il ombrelone e siamo andati soto un albaro sule ore calde. Aviamo andati al mare ma prima al Bare a bevere perchè si avea tanta sete di birette.

Quel posto dopo siamo fatto una cena al festival do marisco che è i fruti di mare (che no sono frutti ma bestie) con mangiato ragoste, scampi, gambari, gransopori, sopa di fasioli col pesse e scoltato il concerto di Martinho da Vila che era un cantante vechio ma contento, forse era dal brasile.

Siamo pasati per Sines che è bela e aviamo mangiato il bollito misto comprese le recchie del porciale e il sanguinozzo.Il posto che aviamo andati dopo è Lagos, che è pieno di Nglesi che ti portano sui bar coi fri drinc che fano cagare e ci siamo fatto amici il bar sotto il lapartamento (parchè una siora ci ha dato il partamento con 16 milla franchi a testa) dove aviamo rialsati il prodoto interno lurido del bar e aviamo imparato che il numero oto si dice oicio parchè aviamo preso 8 tost in una sbrancata e conossiuto la gente e anche una familia di Spannioli. Era l'unico bar sfigato che no dava i fri drinc e tutti era del paese, sembrava de stare al bar de Fara però no come a Fara ma più sfigati e amichi che ti parlavi e no si capiva ma si rideva insieme ai veci.

Aviamo visitato i scolli e le spiagge sui busi ma quelle coi portoghesi e basta. Più andati dai Nglesi che fa casino.
In qualche modo aviamo rivati a Lisboa co Simone che guidava e in salita aviamo preso paura che il tran ci veniva dietro ma aviamo girato dentro per una strada che però il culo della macchina era ancora fuori per la strada e il tran gli a toccato frenare. Taci che il tran era in sallita e noi non ci ha inculato ma Simone ha preso caga. Noi no, si era fumato.A Lisboa Irico non voleva caminare parchè era pieno di merde di cani e di spaciatori di 50 anni che ofrivano fumo finto anche ale vecchie, che però la polisia non li fermava parchè sapeva che era finto.
Aviamo preso il tran, no nel culo, e visto i miradori e visto il bairro alto e la festa e il centro e mangiato come tutti i giorni in i ristoranti.Simone ci ha portati a vedere la copa dei campioni che la Fiorentina ha fatto 2 a 2 e il stadio è più bello di quello di Treviso che mi ha deto Simone che lui va tutti i giorni.

Siamo amdati in su per le spiage di Foz do Arelho dove si dormiva in te un posto che sembrava di essere nel castello dei Brandolini, però rosa. Ma grande, eh.
In questo paese siamo andati ala sagra e i vecchi cantave e ci facevano le caipirinhe che già se aveva bevuto 5 in spiaggia. Ma non ci ha fatto gnanche gatte che ci è toccato che far su ancora. Ho deto che aviamo mangiato? Aviamo mangiato come squali che il porzello colle vongole aviamo cagato tanto che spuzzava più del solito.Sulla strada per andare a Porto non siamo andati a Fatima perchè ha 32 fabriche di madonne finte, 180 bancarelle, 6 milioni di turisti onni anno, 9000 posti in chiesa, più di san piero del papa, 15 altari e i pelegrini che sbrisciano sul sagrato e un forno dove buttano dentro delle candele che ricavano solo 100.000 franchi al anno solo col rivendere la cera e le madonne finte con dentro l'accua di Fatima che però a Fatima no la hanno mica l'aqqua perchè è secco.

Siamo fermati a Conimbriga che noi si ha chiamato Co Na Imbriaga. Ci hanno le meglio rovine dei romani di tutta la isola iberica per davero non scheso mica sa eh. Ho mangiato il porzelet al forno picolo di 3 mesi che sono molto carini ma sono anche più buoni al forno che vivi.

A porto siamo stati anche a mangiare, a bere il porto a Villa Nova De Gaia che ormai si era esperti e si sapeva ormai anche noi come farlo perche quando scomincia a fermentare ci buttano la graspa e non fermenta i zuccheri.

Prima di tornare alla Spagna aviamo partiti per andare in mezzo alle montagne che sembrava di fare il passo dei moscon e aviamo mangiato il polastro con 6 mila a testa che mi ha toccato di parlare in francese.

Quando siamo rivati A valladolid non c'era merde per la strada e i spagnoli fanno marenda con le tapas e tutto è pulito. Siamo restati in giro fino le 2 di notte che dopo si andava in airoporto però non si aveva gnanche una mappa e Simone ha fremato una macchina al semafaro che la aviamo inseguita che ci ha portato fino alla statale che ogni semafero io mi scondevo che stavo girando su le ultime trombe ciotte a porto.

Ale tre dopo mezzogiorno eravamo a conegliano.

Mi sono proprio goduto parchè tutti e 4 si voleva fare robe diverse e si è provato di tutto. Fortuna che ci piaceva magnare e che era buono e che non ha fatto mai brutto. Che bello!

Saturday, 22 August 2009

Portugal

Ciao a tutti da Porto, tra poco le vacanze finiranno...
Come si mangia ben in Portogallo!!!
Pensate che Fapo ha raggiunto la naturale regolarita passando da stitico cronico a cacare ogni giorno.
Per il resto ci scriviamo prossima settimana.
Ola

Monday, 17 August 2009

Nobilissimo Ordine della Giarrettiera

O magari Cavaliere di Gran Croce Onorato di Gran Cordone.
Non sto parlando di videogames.
Sono solo due ordini, il primo della gran bretagna, il secondo e' la piu' alta onorificenza dell repubblica italiana.
Un po' come il famoso dott. ing. gran. pezz. di merd. cav. di gran croc. onor. di gran cord. di fantozzi.

La svizzera, paese incivile per antonomasia, esclude i cittadini svizzeri che accettano gli ordini dai governi stranieri da qualsiasi incarico nei pubblici uffici.
Ca va sans dire.

Tuesday, 11 August 2009

un talento sprecato sul campo da calcio


Anni di fatiche sprecate col Virtus A.C., il mio sport era il rugby.
Neanche cinque minuti di partita e gia' segnavo il primo try (meta) della mia vita.
A voi le prove.


Nella sequenza a fianco,1) La posizione in campo, un muro difensivo
2) La proposizione articolata in attacco
3) La prima meta
4) La preclara umilta' nell'esultanza
5) Stop, finito, 3 giorni di coma.

Sunday, 9 August 2009

lore...

Lore, presente l'ultima notte a brisbane quel che te ha fat, mi inveze st patrick a melba, des anca nadege le dei nostri

Monday, 3 August 2009

L'aria condizionata e Jovanotti


(trasloco coi kiwi)
leggendo senza alcun senso un articolo senza alcun senso di Jovanotti su l'unita' (ed il fatto che jovanotti scriva sull'unita' ha ancora meno senso) riguardo il condizionamento dell'aria in Usa, mi collego al suo discorso e, con tutta l'umilta' che mi e' propria cerco di ampliarlo.

Tutto comincia con il mio coinquilino kiwi che, preoccupato della bolletta, mi dice di non abusare del riscaldamento (pompa di calore) perche' costa. Quindi dico tranquio, no worries, non sono ricco. Lui mi dice che dato che viene dal profondo sud li' fa un freddo bestiale e quindi ci e' abituato ma invece io italiano (e quindi africano) forse non sono abituato a certi climi e vorrei un po' piu' caldo.
Quindi prende il telecomando ed accende la pompa.
Dopo due ore mi accorgo di avere difficolta' respiratorie e sudorazione eccessiva, quindi controllo il telecomando e lo trovo settato su 27 gradi. Gli faccio presente che 27 gradi d'inverno probabilmente sono un po' troppi e gli chiedo cosa intendesse per GELO al suo paesino in culo alla nuova zelanda e lui mi dice che d'inverno arriva a 5 gradi e certe volte addirittura a 0. Allorche' lo mando a fanculo nella mia africanissima maniera e gli auguro di guidare un motorino una notte di febbraio giu' per le talponade e di frenare bruscamente nella famosa curva, cosi' da assaporare con la faccia e le ginocchia la freschezza dell' asfalto in Afric-italia, e di passare una notte per terra nel fosso assiderato.
Dopodiche' esco per andare al lavoro.
Quando ritorno la porta e' bloccata da piante rampicanti, orchidee carnivore e scimmie che si contendono banane. Riesco col macete a farmi strada sterminando una tribu' di amazzoni cannibali che si era stabilita in salotto e stava bevendo le mie birre, e nel frastuono di una tempesta tropicale, nel corridoio verso la cucina trovo il telecomando del riscaldamento economicamente settato a 32 gradi. Dico, TRENTADUEGRADICENTIGRADIINCASA. E fuori 15.
Mavaffanculo kiwi dei me coioni!

Poi vai in giro per le strade con la pioggia, 12-13 gradi di temperatura, gente in costume e infradito, gente in pelliccia, gente scalza, negozi con porte e finestre spalancate e riscaldamento a mille. Ma porcamadonna, che senso ha?
Jovanotti, intendo.