Bozzo, Gian, Lore, Miki

Thursday, 31 December 2009

NYE

ciao 2009, sei l'anno che mi ha fatto capire che sono vecchio.

Friday, 25 December 2009

Buon Natale

Ciao a tutti
Buon Natale
Quaggiu` in Stralia va` tutto ben. Veramente un piacevole Natale, abbastanza caldo ma non troppo (32 - 33), se sta ben insomma.
Buonissime notizie dal down under. L`ufficio immigrazione per Natale ha deciso di approvarmi il visto. IUH UH. Da ora in poi no ho pi problemi a andar entro e fora.... Beh .... nianca prima(cmq intendee dall`Australia).
Comunque, cambiando discorso tutto procede bene. Se lavora, a casa co Mills se sta` ben, adess ho finalmente 3 settimane de ferie ( no ghen podee pi. lavora` anca la vigilia de Nadal)
No so pi cosa scriver, no son mai stat forte
Ciao

Tuesday, 22 December 2009

prova...

Voglio vedere se ora posso "postare i post"....
1..2...3... prova...

Tuesday, 15 December 2009

o mia bella madunina che te brilla de lontan...

Povero, mi ha fatto un po' pena.
In fin dei conti e' un vecchietto arteriosclerotico di 74 anni.
L'ho visto soffirire veramente, ma non per il dolore, ma per il dispiacere che la gente lo odi.
Era affranto, invece dell'amore ha ricevuto una madonnina di piombo sui denti, nonostante tutte le cose buone che ha fatto per l'Italia, nonostante tutti i sogni e le speranze che regala a tutti gli Italiani, qualcuno lo odia.
Lasciatelo in pace, che si goda le partite a carte, i brodini, le infermiere giovani. In un gerontocomio, tranquillo, amato dai suoi nipotini.

O magari faccia un giro da staparte che  gli regalo un souvenir della Skytower


Friday, 11 December 2009

Ciao!

A più di un mese dall'ultimo post alzo la mano e scrivo qualcosa.
Scusate il ritardo ma non ho potuto scrivere perchè:
- Piz mi ha stressato un mese per la laurea della Barbara, tra disegni, papiri, karaoke, elio, musiche, regali e scherzi... E' stata una laurea fichissima però alla fine!
- Il calcio amatori riesce a farmi uscire di casa la domenica mattina alle 8 e tornare alle 2 di notte.
- Rena ha aperto il Bar al ponte di vidor e ogni tant ghe vol passar a trovarlo, vero Mero?
- Il fine settimana scorso c'è stato il ponte della madonna con annesso concerto super guay dei Franz Ferdinand a Jesoeo. Meritano!
- Preferirei chiamarvi su skype ma gli unici che becco sono Cespo e Faidu...
- Carlo mi ha detto in un'orecchio che vorrebbe tanto una sorellina così la Mamma non lo fa diventare un pattinatore gay e quindi spesso sono impegnato in riti woo doo. Speriamo funzioni!
- David sta finendo casa e tra una suonatina e il babysitteraggio di Ivan gli sto progettando la cucina.

Ora invece vi sto scrivendo perchè avrei caro sentirve ma più che altro farme sentir ogni tant...
Ciao a tutti, domani vado in montagna con Moira e torno domenica.

Tuesday, 8 December 2009

pa p ap prt po pa


sole parco.



; )

Saturday, 5 December 2009

rassegna stampa

Reclamava lo stipendio di tre mesi
senegalese ucciso dal padrone a Biella



BIELLA - Reclamava lo stipendio che da tre mesi non gli era stato versato. Per questo è stato ucciso dal datore di lavoro con nove coltellate. Questa la storia di Ibrahim M'bodi, operaio 35enne in un cantiere edile, senegalese trapiantato a Zumaglia, nel Biellese, fratello di Adam M'Bodi segretario dei metalmeccanici della Cgil di Biella. Il suo cadavere è stato ritrovato pero' ieri da due agricoltori in un canale di scolo ai margini di una risaia, ma l'assassinio è di tre giorni fa e il datore di lavoro, Franco D'Onofrio, ha confessato ai carabinieri dopo un lungo interrogatorio.

M'Bodi aveva gia' avuto accese discussioni con D'onofrio perche' non riceveva lo stipendio con regolarita'. ''Sono a pezzi'', ha commentato il fratello Adam che aveva anche tentato un'inutile mediazione con l'imprenditore. ''E' un omicidio che non puo' passare sotto silenzio'', scrivono in una nota unitaria i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Biella: "Fatti di inaudita gravita' come questo rientrano in un clima generale di imbarbarimento dei rapporti sociali, con la possibile aggravante dell'odio razziale. I diritti dei lavoratori sembrano non avere piu' cittadinanza e se, come in questo caso, il lavoratore e' extracomunitario, possono sollecitare le reazioni piu' estreme''.


...

Tuesday, 1 December 2009

Ohhhh... you're from Italy!!!!

Quando mi chiedono di dove sono ed io rispondo: "Italy", mi dicono "Italy!!! is a beautiful country!!! what are you doing here?"

Beh, questa e' la risposta che dovrei dare:


LA LETTERA. Il direttore generale della Luiss
avremmo voluto che l'Italia fosse diversa e abbiamo fallito

"Figlio mio, lascia questo Paese"

di PIER LUIGI CELLI


Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.

Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.

Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.

Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.

Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.

Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.

Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.

Preparati comunque a soffrire.

Con affetto,
tuo padre



Grazie al cazzo. Intanto pero' l'Italia cosi' com'e' l'hanno fatta quelli come te.